I disturbi alimentari sono malattie determinate da una condizione di disagio emotivo e/o psichico che portano le persone che li presentano al controllo ossessivo del proprio aspetto, in particolare del corpo, e del proprio peso.
QUALI SONO LE CAUSE DEI DISTURBI ALIMENTARI?
Molte persone pensano che la malattie alimentari nascano perché una persona è o si vede grassa, ma raramente il motivo è legato solo a questo. In realtà avere dei dati certi sulle cause è molto difficile, perché possono essere molteplici. L’insorgenza di queste malattie non segue regole, a volte basta anche solo un commento sul fatto che una persona sia più magra a innescare il tutto. Per questo capire “come mai” una persona sviluppi questi disturbi è una domanda che non ha una vera e propria risposta.
Può avere una componente genetica perché è stata notata un’incidenza più alta nei disturbi se altri familiari ne erano o sono affetti, la componete ambientale poi sicuramente gioca un ruolo importante, ma allo stesso modo una bassa autostima, delle prese in giro per l’aspetto, la depressione dei genitori, il fatto che abusassero di sostanze, il perfezionismo o delle esperienze avverse nell’infanzia… Le cause possono quindi essere molteplici, per questo come dicevo una risposta chiara e men che meno universale non esiste.

L’ANORESSIA
L’anoressia si manifesta in due modi, o con la riduzione del cibo ingerito o con abbuffate seguite da metodi di espulsione di quanto mangiato, con vomito autoindotto, uso di pillole lassative o diuretiche o eccessiva attività fisica.
Non è semplice diagnosticare una malattia come l’anoressia perché spesso l’insorgenza è in adolescenza, quando i cambiamenti fisici o l’attenzione maggiore al proprio fisico possono sembrare normali e mascherare soprattutto nelle prime fasi questi disturbi. Dei campanelli di allarme possono essere la nausea, dei sentimenti di non fame, l’interruzione del ciclo mestruale, ma il punto è soprattutto mentale: se una persona è ossessionata dal cibo e tutti i suoi pensieri sono incentrati su questo, tanto che non prova interesse o entusiasmo per nient’altro, soffre di anoressia.
LA BULIMIA
Nella bulimia di solito la persona che ne è affetta assume in un lasso di tempo molto stretto tantissimo cibo, solitamente di nascosto, e subito dopo cerca di espellerlo, a causa di sensi di colpa e stress emotivo molto forte. In questo caso la persona sente di non poter smettere di mangiare e di non avere un controllo sul suo comportamento e dopo “si punisce” per questo. Queste condotte per poter parlare di bulimia devono ripetersi due volte alla settimane per almeno tre mesi.
La diagnosi di questo problema alimentare è ancora più difficile perché le persone bulimiche hanno generalmente un peso normale e non ci sono cambiamenti fisici macroscopici. Un indicatore può essere il cambio frequente di peso, ma anche in questo caso i fattori psicologici sono importanti, perché spesso le persone che presentano questo disturbo soffrono anche di depressione, provano una vera e propria ossessione per il proprio aspetto e tutto questo è accompagnato da un sentimento di disgusto verso sé stesse molto forte.
DISTURBI ALIMENTARI: LA GUARIGIONE
E’ importante chiarire che da queste malattie si può guarire. Il tasso di guarigione è dell’80-90%, ma non si può farlo da sole. Il primo passo verso la guarigione è sempre parlarne, cercare di prendere coscienza di avere questo problema o aiutare le persone che ne soffrono a capirlo, per poter mettere in atto degli interventi che accompagnino verso la guarigione. E’ necessario l’aiuto di specialisti, in ambito medico e psicologico, e il supporto della rete familiare e sociale. Se questo non accade la condizione può diventare cronica e portare persino al decesso.
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