Paure infantili: come affrontare le paure nei bambini?

Paure nei bambini: come affrontarle e cosa invece non fare? Andiamo a vedere qualche utile consiglio

La paura nei bambini è del tutto normale e non è preoccupante, anzi, le paure sono importanti per la loro maturazione psichica e lo sviluppo della loro personalità. La paura è un sentimento e come ogni altro è bene che i bambini lo sperimentino in una certa misura, perché è utile anche per fare sì che il bambino non si metta in situazioni potenzialmente pericolose.

Ci sono paure più legate ad alcune fasi della crescita, sono comuni e spesso passeggere, come il buio, l’acqua, il lupo o la strega… Possono però diventare un problema se non vengono manifestate apertamente o quando vengono nascoste o temute. In questo caso potrebbero acutizzarsi e diventare poi un disagio.

PAURE NEI BAMBINI: COSA NON FARE?

Proprio per questo un bimbo deve sentirsi libero di esprimere le sue paure e noi dobbiamo rispondere a queste nel modo più adeguato, senza ridicolizzarle, né dire che per esempio i mostri non esistono, perché se nel mondo dei bambini esistono le fate buone, è ovvio che esistano anche i mostri, la strega o gli orchi e dirgli che non è così non aiuta, per loro ci sono lo stesso!

Un’altra cosa da evitare è dirgli di non fare il bambino (è un bambino!) o di non fare il fifone, perché così gli si nega la possibilità di esprimere le proprie paure, perché se le si fa passare per cose stupide lui si sentirà sbagliato nel provarle, cosa che fa sì che non ne parli e non riesca quindi mai ad affrontarle.

E’ importante anche non spingere il bambino ad affrontare le proprie paure, può avere un effetto controproducente, perché forzare un bambino quando non è ancora pronto può ingigantire ancora di più il problema e trasformare la paura in terrore, perché viene loro l’idea che da questa non si possa sfuggire.

Un bimbo deve poter affrontare o superare le sue paure con i suoi tempi e noi dobbiamo stare loro accanto offrendo una presenza rassicurante e una base sicura a cui tornare se qualcosa dovesse creare troppa ansia.

QUALI SONO LE STRATEGIE PER AFFRONTARE LE PAURE INFANTILI?

Ci sono diverse strategie per cercare di aiutare un bimbo. E’ importante per prima cosa far sì che il bimbo esprima le sue paure, dia voce a queste e dire che lo si capisce.

Se dovesse fare fatica, potrebbe essere utile raccontare di quando la mamma o il papà avevano paura, perché se anche loro temevano un mostro vorace, il bimbo non si sentirà sbagliato né un fifone e parlerà più facilmente di ciò che lo spaventa. Tra l’altro se la mamma o il papà ora non hanno più queste paure, il bimbo capirà che sono sensazioni che possono sparire.

Può essere utile anche spiegargli la metafora della “fiamma delle emozioni”, quindi spiegare che ogni emozione (la fiamma) inizia con una scintilla, che può essere un pensiero o un evento, ma possono imparare a gettare acqua sulle fiamme, cioè qualsiasi cosa in grado di raffreddare l’emozione: contare fino a dieci, respirare profondamente, pensare a qualcosa di diverso, saltare o disegnare. 

E’ importante poi “vedere” ciò che fa paura, quindi incoraggiare un bambino a fare un disegno o una statuina con la terracotta da poi strappare in tanti piccoli pezzi o rompere. Una volta che qualcosa è stato fatto a pezzi si può mettere in una scatola, così la mamma o il papà lo possono custodire e impedire che si riformi per fare di nuovo paura. In questo modo anche la mamma e il papà prendono con loro un pezzetto della paura e il bimbo si sentirà meno solo ad affrontarla.

Fare questo è utile anche quando si tratta di incubi, perché è lì che si trova il nucleo dell’angoscia notturna e i bimbi vogliono essere rassicurati in modo particolare. Il sonno è un momento particolare, in cui si lasciano gli ormeggi e per il bimbo può essere fonte di ansia. Fare il disegno dell’incubo e distruggerlo aiuta, perché se l’incubo non è reale, la paura che questo fa lo è!

Una cosa che può aiutare è anche mettere un nastrino al polso o dare un oggetto piccolo che possono sempre portare in tasca, per avere sempre con loro un pezzettino di mamma o papà e dire che quando hanno un po’ di paura possono toccarlo e ricordare che siamo sempre con loro a proteggerli.

Naturalmente poi via libera al gioco! Cercare di affrontare le paure con il gioco è sempre utile, perché è un linguaggio che tutti i bimbi possono comprendere. Si possono fare giochi di lotta, lasciando ovviamente vincere il bambino in modo che si senta più forte, o fare anche giochi di ruolo, per esempio se ha paura del dottore fare un gioco in cui lui è il dottore e noi il paziente terrorizzato.

Una volta che il bambino riesce a ridere di qualcosa che gli mette ansia è il primo passo per affrontare una paura. Bisogna pure ricordare che i bambini spesso non si spaventano per una determinata situazione, ma per la reazione che noi stessi abbiamo, perché i bambini percepiscono ciò che gli adulti provano e attraverso il cosiddetto contagio emotivo, regolano la loro reazione emozionale sulla base della reazione dell’adulto di riferimento. Per questo, anche se non è sempre semplice, bisogna cercare di rivolgere loro un sorriso e uno sguardo sereno.

D.ssa Diana Medri

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